Distolgo dal cuscino vuoto
La federa a fiori appassiti Fisso il soffitto Io: la trave a vista. Tesso le voglie ragnatele ovunque sulle labbra sulle gambe con le mani negli stipiti della casa ogni angolo di te di me. Rosaria 28/06/17 Fusti robusti la corteccia ruvida cadetti in fila guardiani del viale Al cambio d'umore nudi pensieri cadono sullo zerbino tingono verde, giallo, marrone la stagione alla porta scuoto i tacchi sulle profonde radici nell'anima inquieta Rosaria 4/10/17 Nel verde brianteo
l 'Adda scorre silenzioso orlato di alberi ricamato dai rami gli occhi pastelli nelle mani incorniciano lo scorcio di terra acqua e cielo si specchiano Le oche starnazzano ai passanti L' ombra del salice piangente gocciola lacrime sulla barchetta galleggiante pronta imbarcare i desideri. Rosaria Giugno 2017 In passato i rami del salice erano usati anche per costruire panieri e rivestimenti per fiaschi e damigiane. Questo tipo di artigianato è, localmente, sparito.
Umida amuffita la corrente mi trascina I pensieri mulinelli Emergo all'ombra del salice Le foglioline appuntite mi rivestono di verde acqua scivolano sul collo ai seni lunga sottana alle gambe fino ai piedi solleticano versi a consolazione. M' appiglio ai rami sospesi intreccio visioni di libertà. Rosaria 20/08/17 Pedalare senza fretta
Domenica di agosto L' arietta accarezza dolcemente il viso. Sul sentiero le farfalle impollinano i sorrisi Volano in stormi gli sguardi Timidi fiorellini violetti attirano l'attenzione! Attimi di calma Calmo scorre il fiume in silenzio respira vita nascosta Scorci nascosti colorano lo sfondo appoggio i piedi. La fretta rinchiusa nella gabbia. Libero i sensi finalmente! Rosaria 15/08/17 |
L' ombra sul copriletto
bianco-blu la stampa viali alberati deserti rami sospesi alla parete colorano di verde la stanza Non fa una piega l'anima riposta nell' armadio gli omini stanchi di indossare le camicie. Le foglie sui rami giovani non cadono fino all'autunno aggrappati al fusto madre piegano gli anni. Rosaria Giugno 2017 Quiete
la sera scende la nebbia stasera ammanta l'anima riflessa nel fuoco acceso ospite atteso a tavola consuma le ore Di cenere inciprio la fatica porge le guance Sollevo il viso ai ricordi posti sul marmo brucia il tempo riscalda le mura della casa sulla destra in fondo la via il crocevia annebbiato di affanni Li accatasto per l'inverno! Rosaria 19/10/ 2017 |