11 Aprile 2020
Voglio trasmettervi la mia gioia nonostante anch’io abbia il mio calvario che, a confronto di altri, è solo una salita per raggiungere la vetta, il mio eco si sentirà nell’aria ritornerà a me respirerò a pieni polmoni purificata per riprendere il cammino con più forza.
Queste righe non vogliono essere un sermone, predica o opera di convincimento, è la mia esperienza, la ricerca oltre l’orizzonte mai sazia, vuole essere un messaggio una lettera aperta a chi è stanco e sfiduciato, confuso, sento mi scoppia il cuore se non lo faccio, quando mi dicono: Io non sono religiosa/o, non appartengo a nessun credo, atea/o mi viene da dire: stai leggendo le mie parole, il tuo cuore non ha credi del mondo, le tue emozioni sono uguali alle mie, le tue mancanze le mie, i tuoi desideri i miei, i tuoi sogni i miei.
Nel cuore, le braccia, le mani, gli occhi, le labbra, muscoli irrequieti, scorre lo stesso sangue, sotto lo stesso sole ci riscaldiamo, la stessa luna illumina le stesse notti: buie.
E’ un giorno di attesa di riflessione per prepararci alla rinascita, domani giorno di resurrezione la nostra è nuova vita la stessa vita dataci in dono, la vita è un miracolo.
La mamma si prepara al parto sa che dovrà patire delle doglie il dolore, l’attesa, la gioia sarà piena dando la vita nuova in un pianto liberatorio che fa eco sulle cime più alte,lassù, sulle montagne luogo dove abita il volto di Dio, ognuno di noi dipinge il proprio viso a immagine e somiglianza , e lo stesso Dio scorre nei canali corporali, nei vasi sanguigni, nei sensi si trasforma in essenza, presenza, profumi.
Il calvario di Gesù non è altro che le nostre vite quando saremo pronti a fermarci, non è una decisione è un bisogno , noi non facciamo altro che parlare, parlare, non ascoltiamo , ascoltare intendo noi stessi, faccio fatica io per prima è difficilissimo l’ascolto di se stessi. Quando accade la vita si trasforma.
Il cammino iniziato nel 2000, anno di rinnovamento, mai finirà, ogni giorno è ricominciare da me. Oltre il credo, Gesù per me è un esempio, uno stile di vita, vive dentro di me, in parole, opere, missioni, mi rende unica, mi perdona, non mi giudica, ai suoi occhi sono nuda di tutto il mio essere, mi rende bella, creativa, intuitiva, attenta non indifferente, aperta a tutti rispetto la madre terra, ogni forma di vita umana, almeno ci provo.
Voglio trasmettervi la mia gioia nonostante anch’io abbia il mio calvario che, a confronto di altri, è solo una salita per raggiungere la vetta, il mio eco si sentirà nell’aria ritornerà a me respirerò a pieni polmoni purificata per riprendere il cammino con più forza.
Queste righe non vogliono essere un sermone, predica o opera di convincimento, è la mia esperienza, la ricerca oltre l’orizzonte mai sazia, vuole essere un messaggio una lettera aperta a chi è stanco e sfiduciato, confuso, sento mi scoppia il cuore se non lo faccio, quando mi dicono: Io non sono religiosa/o, non appartengo a nessun credo, atea/o mi viene da dire: stai leggendo le mie parole, il tuo cuore non ha credi del mondo, le tue emozioni sono uguali alle mie, le tue mancanze le mie, i tuoi desideri i miei, i tuoi sogni i miei.
Nel cuore, le braccia, le mani, gli occhi, le labbra, muscoli irrequieti, scorre lo stesso sangue, sotto lo stesso sole ci riscaldiamo, la stessa luna illumina le stesse notti: buie.
E’ un giorno di attesa di riflessione per prepararci alla rinascita, domani giorno di resurrezione la nostra è nuova vita la stessa vita dataci in dono, la vita è un miracolo.
La mamma si prepara al parto sa che dovrà patire delle doglie il dolore, l’attesa, la gioia sarà piena dando la vita nuova in un pianto liberatorio che fa eco sulle cime più alte,lassù, sulle montagne luogo dove abita il volto di Dio, ognuno di noi dipinge il proprio viso a immagine e somiglianza , e lo stesso Dio scorre nei canali corporali, nei vasi sanguigni, nei sensi si trasforma in essenza, presenza, profumi.
Il calvario di Gesù non è altro che le nostre vite quando saremo pronti a fermarci, non è una decisione è un bisogno , noi non facciamo altro che parlare, parlare, non ascoltiamo , ascoltare intendo noi stessi, faccio fatica io per prima è difficilissimo l’ascolto di se stessi. Quando accade la vita si trasforma.
Il cammino iniziato nel 2000, anno di rinnovamento, mai finirà, ogni giorno è ricominciare da me. Oltre il credo, Gesù per me è un esempio, uno stile di vita, vive dentro di me, in parole, opere, missioni, mi rende unica, mi perdona, non mi giudica, ai suoi occhi sono nuda di tutto il mio essere, mi rende bella, creativa, intuitiva, attenta non indifferente, aperta a tutti rispetto la madre terra, ogni forma di vita umana, almeno ci provo.
· Dal Vangelo di S. Giovanni (19, 1-7)
«Allora Pilato ordinò di prendere Gesù e di flagellarlo. Poi i soldati intrecciarono una corona di spine e gliela conficcarono sul capo, lo rivestirono di un mantello purpureo e avanzandosi verso di lui dicevano: “Salve, re dei Giudei!”, e gli davano schiaffi. Pilato uscì fuori di nuovo e disse: “Ecco, ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui alcun motivo di condanna”. Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello scarlatto. Pilato disse loro: “Ecco l’uomo!”. Nel vederlo i grandi sacerdoti e le guardie gridarono: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. Pilato ribatté: “Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui alcun motivo di condanna”. I Giudei gli risposero: “Noi abbiamo una Legge e secondo questa Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio”. |
La mia via crucis sul monte Golgota in cammino.
La collina era usata come luogo di esecuzione della pena della crocifissione, molto in uso presso i Romani. Si suppone che il suo nome derivi da questo, oppure dalla sua forma tondeggiante come la calotta di un cranio.
Si nomina il Golgota nel Vangelo secondo Matteo:
« Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio » (Matteo 27,33)
nel Vangelo secondo Marco:
« Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio » (Marco 15,22)
nel Vangelo secondo Luca:
« Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. » (Luca 23,33)
e nel Vangelo secondo Giovanni:
« Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota » (Giovanni 19,17)
· 1° Gesù è condannato a morte.
Ogni volta che vengo umiliata, oppressa, sminuita
· 2° Gesù è caricato della croce.
Ogni giorno mi carico la mia croce, di legno tagliato con pazienza e leggerezza, ritorno rinvigorita, radici profonde e rinvigorisco rigogliosa
· 3° Gesù cade per la prima volta sotto il peso della croce.
Cado la prima volta quando non sono attenta a chi incrocio lo sguardo
· 4° Gesù incontra sua madre.
Sono mamma il dolore che si prova per i figli è immenso
· 5° Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce.
Ogni persona che incontro, le sue parole, i suoi, gesti , chi mi sostiene, mi accetta, mi vuole bene…“tutti voi”
· 6° La Veronica asciuga il volto di Gesù.
Voglio asciugare lacrime a chi piange di dolore
· 7° Gesù cade per la seconda volta.
Cado nella vita, una, due, tre, mi rialzo più forte di prima
· 8° Gesù incontra le donne di Gerusalemme.
Le donne si battono il petto di tristezza a vederlo crocifisso, mi batto il petto per ogni forma di ingiustizia nel mondo
· 9° Gesù cade per la terza volta.
Cado nella vita, una, due, tre, mi rialzo più forte di prima
· 10° Gesù è spogliato delle sue vesti.
Dalla terra siamo nati nudi e alla terra ritorneremo nudi in cenere, a tutte le anime scomparse di Covid-19
· 11° Gesù è inchiodato sulla croce.
Tutti i crocifissi, i bambini, i civili morti per guerre inutili nel nome di DIO
· 12° Gesù muore in croce.
Gesù muore, ucciso perché predicava l’amore, ci lascia il perdono, sette frasi di Gesù il mio stile di vita
· 13° Gesù è deposto dalla croce.
Avvolto nel lenzuolo senza cuciture tirata a sorte dai cirenei ( vedi sacra sindone esposta a Torino)
· 14° Gesù è deposto nel sepolcro.
Gesù sconfigge la morte la gioia della resurrezione, mi spoglio della vita vecchia
La collina era usata come luogo di esecuzione della pena della crocifissione, molto in uso presso i Romani. Si suppone che il suo nome derivi da questo, oppure dalla sua forma tondeggiante come la calotta di un cranio.
Si nomina il Golgota nel Vangelo secondo Matteo:
« Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio » (Matteo 27,33)
nel Vangelo secondo Marco:
« Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio » (Marco 15,22)
nel Vangelo secondo Luca:
« Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. » (Luca 23,33)
e nel Vangelo secondo Giovanni:
« Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota » (Giovanni 19,17)
· 1° Gesù è condannato a morte.
Ogni volta che vengo umiliata, oppressa, sminuita
· 2° Gesù è caricato della croce.
Ogni giorno mi carico la mia croce, di legno tagliato con pazienza e leggerezza, ritorno rinvigorita, radici profonde e rinvigorisco rigogliosa
· 3° Gesù cade per la prima volta sotto il peso della croce.
Cado la prima volta quando non sono attenta a chi incrocio lo sguardo
· 4° Gesù incontra sua madre.
Sono mamma il dolore che si prova per i figli è immenso
· 5° Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce.
Ogni persona che incontro, le sue parole, i suoi, gesti , chi mi sostiene, mi accetta, mi vuole bene…“tutti voi”
· 6° La Veronica asciuga il volto di Gesù.
Voglio asciugare lacrime a chi piange di dolore
· 7° Gesù cade per la seconda volta.
Cado nella vita, una, due, tre, mi rialzo più forte di prima
· 8° Gesù incontra le donne di Gerusalemme.
Le donne si battono il petto di tristezza a vederlo crocifisso, mi batto il petto per ogni forma di ingiustizia nel mondo
· 9° Gesù cade per la terza volta.
Cado nella vita, una, due, tre, mi rialzo più forte di prima
· 10° Gesù è spogliato delle sue vesti.
Dalla terra siamo nati nudi e alla terra ritorneremo nudi in cenere, a tutte le anime scomparse di Covid-19
· 11° Gesù è inchiodato sulla croce.
Tutti i crocifissi, i bambini, i civili morti per guerre inutili nel nome di DIO
· 12° Gesù muore in croce.
Gesù muore, ucciso perché predicava l’amore, ci lascia il perdono, sette frasi di Gesù il mio stile di vita
· 13° Gesù è deposto dalla croce.
Avvolto nel lenzuolo senza cuciture tirata a sorte dai cirenei ( vedi sacra sindone esposta a Torino)
· 14° Gesù è deposto nel sepolcro.
Gesù sconfigge la morte la gioia della resurrezione, mi spoglio della vita vecchia